FRINGE BENEFIT ESENTI FINO A 3.000 EURO PER CHI HA FIGLI A CARICO e INCENTIVO ASSUNZIONE NEET

Negli scorsi giorni INPS e Agenzia delle Entrate hanno fornito le istruzioni operative per l’applicazione di due misure introdotte dal “Decreto Lavoro” (D.L. 4/2023, convertito in L. 85/2023). Si tratta dell’innalzamento a 3.000 euro della soglia di esenzione dei fringe benefit corrisposti ai lavoratori con figli a carico nel 2023 e gli incentivi per coloro che assumono soggetti “NEET”, cioè persone che non studiano né lavorano.

Riassumiamo di seguito le due novità rimanendo a disposizione per chiarimenti.

INCENTIVO PER L’ASSUNZIONE DI GIOVANI “NEET” – NOT ENGAGED IN EDUCATION, EMPLOYMENT OR TRAINING

Chi sono i NEET

I NEET per cui è prevista l’assunzione agevolata sono i soggetti che non hanno compiuto i 30 anni di età, che non lavorano nè studiano e si siano iscritti al “Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani”

Nel dettaglio devono avere i seguenti requisiti:

  1. la mancata titolarità di un rapporto di lavoro deve sussistere al momento dell’assunzione, ad esempio: le persone in cerca di occupazione senza la DID (Dichiarazione di immediata disponibilità all’impiego), i disoccupati con la DID;
  2. il mancato inserimento in corsi di studi o di formazione, tra di loro: i neolaureati, gli ELET (acronimo di Early Leavers from Education and Training, cioè i giovani che hanno interrotto precocemente gli studi), coloro che hanno abbandonato lo studio per dedicarsi ad esperienze diverse;
  3. iscrizione al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani: a tal fine devono registrarsi on line sul sito MyAnpal https://myanpal.anpal.gov.it/myanpal/, accedendo dal portale Garanzia Giovani https://garanziagiovani.anpal.gov.it/aderisci.

Per i giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni, oltre ai suddetti requisiti del NEET, l’incentivo può essere fruito solo quando in aggiunta venga rispettato, in via alternativa, uno dei seguenti elementi:

  • il giovane sia privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • il giovane non sia in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale;
  • il giovane abbia completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non abbia ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
  • il giovane sia assunto in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna.

Tali condizioni devono essere dichiarate dal lavoratore. A tal fine in allegato è presente un fac simile di autodichiarazione.

Quali sono le assunzioni agevolate – requisiti

Sono ammesse all’incentivo solamente le assunzioni dei soggetti sopra indicati che siano avvenute dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023. I contratti agevolati sono esclusivamente le assunzioni a tempo indeterminato (anche in somministrazione, c.d. staff leasing) o con apprendistato. Non si prevede l’incentivo per le trasformazioni a tempo indeterminato.

Nell’allegato NEET 2023 sono indicate tutte le condizioni previste per la fruizione dell’incentivo ed il regime applicabile per quanto attiene al regime degli Aiuti di Stato.

Ammontare dell’incentivo

L’agevolazione concessa è pari al 60% della retribuzione mensile lorda per 12 mesi ed è liquidato fino ad esaurimento delle risorse. L’agevolazione è compatibile/cumulabile con le altre agevolazioni (specialmente con quella per l’assunzione a tempo indeterminato di under 36), si riduce però al 20% della retribuzione lorda mensile per 12 mesi. Tutte le agevolazioni al momento previste per le assunzioni sono riepilogate nello schema allegato “Agevolazioni Inps 2023”.

Procedura per l’applicazione – comunicazioni allo Studio

Per poter fruire dell’incentivo lo Studio deve presentare un’istanza telematica prima di procedere all’assunzione.

Per chiarimenti è disponibile Simone simone@studiocdlzubin.it o 040 773859 – int. 41.

 

FRINGE BENEFIT ESENTI FINO A 3.000 EURO NEL 2023 PER CHI HA FIGLI A CARICO

Cosa sono i fringe benefit

I fringe benefit – o anche “beni in natura” – sono beni o servizi che il datore di lavoro consegna o fornisce ai lavoratori in aggiunta alla normale retribuzione.

Possono essere di molti tipi, spesso si tratta di buoni acquisto, automobili aziendali ad uso anche personale, prestiti a tasso agevolato e simili.

Normalmente non sono obbligatori: è il datore di lavoro a decidere se aggiungerli al trattamento retributivo del dipendente. Può anche farlo “ad personam”, concedendoli solo ad alcuni lavoratori e non a tutti. Qualche eccezione è prevista da alcuni CCNL (per esempio nel settore Metalmeccanico dell’Industria o della Piccola Industria) in cui vige l’obbligo di adottare misure di welfare aziendale, spesso attuate mediante l’assegnazione di fringe benefit.

La legge (art. 51 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, D.P.R. 917/1986) prevede che la somma di tutti questi beni o servizi non sia tassata se ha un valore inferiore ai 258,23 euro complessivi in ciascun anno fiscale (dal 1° gennaio al 31 dicembre di ciascun anno).

Questo significa che dare meno di 258,23 euro di fringe benefit costa all’impresa esattamente 258,23 euro e il netto che prende il dipendente non è intaccato.

Quando però si supera questa soglia tutto l’importo dei fringe benefit va assoggettato a imposte e contributi, aumentando così il costo per l’azienda (circa il 30% in più dell’importo dei fringe benefit) e diminuendo il netto per il lavoratore.

Negli ultimi 3 anni il Legislatore ha sempre alzato la soglia di esenzione fiscale e previdenziale dei fringe benefit. Per l’anno fiscale 2023 la ha portata a 3.000 euro ma non per tutti i lavoratori, solo per chi ha dei figli a carico nell’intero anno 2023 e a condizione di rispettare le regole che vi sintetizziamo qui di seguito.
Chi sono i lavoratori che hanno figli a carico e quindi possono beneficiare dell’esenzione fino a 3.000 euro per i fringe benefit

Possono beneficiare della soglia di esenzione massima a 3.000 euro per i fringe benefit solamente i lavoratori che abbiano figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti, quelli adottivi e affidati. Perché siano considerati a carico è necessario che i figli non siano titolari di redditi superiori a:

  • Euro 4.000,00 se il figlio è di età fino ai 24 anni;
  • Euro 2.840,51 se il figlio ha più di 24 anni.

Gli importi di cui sopra vanno intesi come comprensivi di tutto il reddito del figlio nell’anno 2023, sommando quanto ha già percepito dal 1° gennaio 2023 a quanto si stima che percepirà fino al 31 dicembre 2023.

Se il figlio dovesse superare tali soglie di reddito entro il 31 dicembre 2023, è necessario comunicarlo immediatamente al datore di lavoro che provvede al recupero del beneficio già applicato in busta paga, al più tardi nelle operazioni di conguaglio fiscale (busta paga di dicembre 2023). In mancanza di questa comunicazione il lavoratore subirà il recupero contestualmente alla dichiarazione fiscale dell’anno 2024 (modello 730/2024 o Modello Unico 2024).

Il figlio si considera di norma a carico di entrambi i genitori, a meno che:

  • Uno dei due genitori sia a carico dell’altro, in quanto percepisce un reddito inferiore a 2.840,51 nell’anno fiscale e sono coniugati e non legalmente separati.
  • Uno solo dei due genitori è affidatario del figlio (non vi è cioè affidamento congiunto o condiviso dello stesso).

L’intera soglia massima di esenzione a 3.000 euro spetta a ciascun genitore:

  • Indipendentemente dal numero dei figli;
  • Anche se fruisce l’Assegno Unico Universale dall’INPS e non la detrazione per figli a carico ex art. 12 TUIR;
  • Indipendentemente da come è ripartita la detrazione per figli a carico (50%-50% a testa; 100% a uno).
  • Anche se non è dipendente ma collaboratore, tirocinante o amministratore con compenso tramite prospetto paga (il beneficio spetta a tutti i percettori di “redditi assimilati a lavoro dipendente”).
  • Solo se consegna la dichiarazione allegata entro le operazioni di conguaglio fiscale per l’anno 2023 (al massimo a dicembre 2023).

Modalità di applicazione

Per poter riconoscere la soglia di esenzione a 3.000 euro è necessario acquisire e conservare una dichiarazione dai lavoratori interessati. Questa dichiarazione non ha una forma prefissata, ma dovrà contenere i dati del figlio a carico.

In allegato trovate il fac simile di dichiarazione da far sottoscrivere ai lavoratori, contenente anche l’informativa sulle condizioni di spettanza del beneficio.

Ulteriori condizioni per la concessione del beneficio: comunicazione alle rappresentanze sindacali in azienda

Quando in azienda sono presenti rappresentanze sindacali (RSA o RSU) per poter concedere il beneficio dell’esenzione fiscale dei fringe benefit ai propri lavoratori è necessario dare comunicazione alle rappresentanze stesse.

La comunicazione dovrebbe essere preventiva rispetto alla concessione del beneficio ma è comunque possibile entro il 31 dicembre 2023.

L’Agenzia delle Entrate e la legge non prevedono particolari contenuti per l’informativa alle rappresentanze sindacali, riteniamo perciò possa essere effettuata con il fac simile allegato.

Rimborso delle bollette

Per i soli lavoratori con figli a carico è possibile (non obbligatorio) che il datore di lavoro rimborsi le bollette, anziché concedere beni o servizi. La scelta dei beneficiari è a discrezione del datore di lavoro: possono essere tutti o anche solo alcuni collaboratori o dipendenti.

Le spese rimborsabili sono quelle che il lavoratore sostiene:

  • Per il pagamento di utenze domestiche di acqua, elettricità o gas;
  • Relative a immobili ad uso abitativo (anche se non si tratta di residenza o domicilio del lavoratore);
  • Posseduti o detenuti sulla base di un titolo idoneo (proprietà, locazione, …);
  • Non già rimborsate nel 2022 ai sensi dell’art. 12, Decreto “Aiuti bis”;

Sono rimborsabili anche le spese intestate al condominio ripartite fra condomini, per la sola parte che resta a carico del singolo condomino-lavoratore.

In caso di lavoratore in locazione (c.d. “affitto”) possono essere rimborsate anche le spese intestate al proprietario, purché il lavoratore-locatario rimborsi analiticamente – e non forfetariamente – al primo la spesa. In questo caso il proprietario non potrà a sua volta chiedere il rimborso al proprio datore di lavoro.

Il datore di lavoro decide la somma da rimborsare, tenendo conto che per fruire dell’esenzione non può superare i 3.000 anche includendo gli altri fringe benefit che ha percepito o percepirà il lavoratore nell’anno 2023.

È necessario, anche in questo caso, acquisire e conservare una dichiarazione del lavoratore, di cui alleghiamo un fac simile. Questa dichiarazione serve ad accertarsi che il lavoratore abbia sostenuto effettivamente le spese che si rimborsano ed è aggiuntiva rispetto a quella in cui si dichiara di avere figli a carico.

Procedura per l’inserimento in busta paga – comunicazioni allo Studio

Chi è interessato ad applicare il beneficio fiscale ai propri dipendenti con figli a carico deve acquisire dal dipendente le dichiarazioni e trasmetterle al proprio referente paghe. I vostri referenti possono fornirvi su richiesta le autodichiarazioni precompilate con i dati anagrafici dei lavoratori. Nel caso foste interessati ad aggiungere anche il rimborso delle utenze, è necessario definire l’importo che volete rimborsare, tenendo conto di non superare la soglia di 3.000 euro tra rimborso delle bollette e eventuali altri benefit. Si dovrà acquisire dal dipendente sia la dichiarazione relativa ai figli a carico, sia quella attestante l’effettivo pagamento delle utenze rimborsate.

Per eventuali chiarimenti è disponibile Andrea Zubin andrea@studiocdlzubin.it o 040 773859 – int. 46.

 

Scarica di seguito gli allegati:

Informativa_fac_simile_dich_lavoratori_rimborso_bollette_fringe_benefit_3000 (file.docx 24Kb)

Informativa_fac_simile_dichiarazione_lavoratori_Fringe_Benefit_3000_bozza (file.docx 26Kb)

Informativa_Rappresentanze_Sindacali_Fringe_Benefit_3000_euro_bozza (file.docx 21Kb)

NEET 2023 (file.pdf 113Kb)

AUTOCERTIFICAZIONE PER SGRAVI NEET 2023 da giugno 23 (file.pdf 123Kb)

Agevolazioni Inps 2023 (file.pdf 2056Kb)

 

Cordiali saluti

Studio Zubin Roberto

Consulente del Lavoro
Via San Francesco D’Assisi 14/1   34133 – Trieste
Tel.: +39040 773859  – Fax +39040 3478684

Orario:
Lun. – Ven.   (9.00-13.00)

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