Il Governo nel corrente mese di novembre ha reso noto una avviso che allarga a tutte le imprese indipendentemente dalle dimensioni e senza particolari formalità di contrattazione sindacale, l’erogazione di contributi per progetti per la “conciliazione famiglia – lavoro”. In sostanza, se l’azienda effettua interventi volti a migliorare quanto già attualmente previsto o applicato in relazione al tema, riceve finanziamenti a fondo perduto dal 70% al 90%, nei limiti delle risorse. Le istanze devono essere effettuate entro il 19/12/2019.
Di seguito una sintesi, in allegato il provvedimento e l’allegato che esemplifica alcuni interventi.
Lo scrivente studio è a disposizione per chiarimenti (referente boninir@studiocdlzubin.it); per chi fosse interessato, per la redazione dei progetti aventi particolare complessità, lo studio si avvale del supporto di una società specializzata, anche per la gestione diretta della pratica.
Avviso “#Conciliamo”
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il Dipartimento per le politiche della famiglia, ha pubblicato, in data 8 novembre 2019, il testo del nuovo avviso “#Conciliamo.”
L’avviso destina 74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro. I fondi sono indirizzati ad interventi che promuovano un welfare su misura per le famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori.
Obiettivi
Gli obiettivi specifici che si vogliono perseguire sono: il rilancio demografico, incremento dell’occupazione femminile, riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, sostegno alle famiglie con disabilità, tutela della salute, contrasto all’abbandono degli anziani.
Soggetti interessati
Possono partecipare le imprese di cui agli articoli 2082 e 2083 del Codice civile, imprenditori e piccoli imprenditori, nonché i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate, anche in forma associata.
Interventi finanziabili
In sintesi, i soggetti di cui al precedente paragrafo possono presentare “proposte progettuali” che prevedano azioni, all’interno dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione, finalizzate al raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:
- crescita della natalità;
- riequilibro tra i carichi di cura tra uomini e donne;
- incremento dell’occupazione femminile,
- contrasto all’abbandono degli anziani;
- supporto alla famiglia in presenza di componenti disabili;
- tutela della salute.
L’allegato 3 dell’avviso, al quale si rimanda per completezza, individua quali siano le categorie di azioni a cui possono riferirsi le proposte progettuali. Fra queste si citano, a titolo puramente esemplificativo, le seguenti: banca del tempo, telelavoro e smart working, incentivi alla natalità quali la previsione di contributi economici aggiuntivi, creazione di asili nido, servizi di baby sitting, contributi economici per l’acquisto di libri di testo, ticket restaurant aggiuntivi, ecc.
Importi finanziabili
I finanziamenti, a fondo perduto, ammissibili vanno da un minimo di €15000 (quindicimila), per le imprese con meno di 10 dipendenti, ad un massimo € 1500000 (un milione e cinquecentomila), per le imprese sopra i 250 dipendenti. Al soggetto proponente è richiesto di contribuire ai costi del progetto in una percentuale che va dal 10% per i contributi concessi alle imprese con meno di 10 dipendenti, fino ad una percentuale massima del 30%, per le imprese di maggiori dimensioni.
Termine di scadenza presentazione domande
Per accedere al finanziamento le domande devono essere presentate tramite pec, corredate dalla documentazione prevista dall’avviso, entro le ore 12 del 18 dicembre 2019.
Scarica qui gli allegati:
allegato-3-categorie-di-azioni (326 kB file.pdf)
NuovoAvvisoConciliamo_20191108 (816 kB file.pdf)
CdL Roberto Zubin
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34133 TRIESTE
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