AGGIORNAMENTO EMERGENZA COVID-19 23 MARZO 2020

IL DPCM CHE SOSPENDE LE ATTIVITA’ DAL 23 MARZO AL 3 APRILE

In allegato il testo del provvedimento con l’allegato elenco dei codici ATECO delle attività consentite. Si invita a prendere visione con attenzione dei codici con riguardo alle visure camerali. Da una prima analisi delle attività permesse

  • La lettera J comprende gli ATECO da 58 a 63, definito servizi di informazione e comunicazione, al cui interno sono comprese le attività di sviluppo e produzione software
  • NON è presente nell’elenco (era circolato in una prima bozza) la “fabbricazione / manutenzione computer o altre apparecchiature elettroniche” a meno che non siano elettromedicali
  • NON è presente l’edilizia
  • E confermata la chiusura delle attività commerciali non alimentari, e che non siano espressamente permesse (farmacie ecc.)
  • In relazione alle altre attività di produzione /manutenzione / installazione è necessario analizzare il proprio codice, se ci sono dubbi contattate il vs commercialista o il nostro studio, il dato è presente in visura camerale.
  • Le attività professionali sono permesse (compresa la nostra) ma con il massimo lavoro da remoto

Vedere bene il testo del DPCM nel quale comunque è indicato

  • che le attività da chiudere hanno tempo fino al 25 marzo per le operazioni di chiusure, e
  • che le attività vietate qualora fossero di supporto ad attività essenziali possono essere autorizzate con richiesta al prefetto. Inoltre l’elenco stesso potrà essere aggiornato in corso di vigenza.
  • Che vale il principio che si possa lavorare comunque in smart working per le attività vietate.

GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

Anche alle luce di quanto sopra, per le sospensioni / riduzioni di attività, dopo aver esaurito altri strumenti (smart working, ferie permessi, banca ore) ma anche contestualmente agli stessi, si ricorre quindi agli ammortizzatori sociali.

Lo scrivente ha già diviso le aziende in 4 gruppi

  • Aziende settore industria (anche produzione software) ed edilizia, aventi diritto alla CIG ORDINARIA causale speciale COVID 9 settimane
  • Aziende terziario, servizi, studio + 5 dipendenti (come media ULA full time equivalenti 6 mesi precedenti), FIS (fondo integrazione salariale) 9 settimane (dal cedolino potete verificare che la trattenuta INPS oltre al 9.19 ha una ulteriore trattenuta FIS 0,15 o 0,22%)
  • Aziende artigiane iscritte al Fondo solidarietà bilaterale (FSBA)
  • Altre aziende sotto i 5 dipendenti, che avranno diritto alla CIG in deroga regolamentata dalle Regioni

Per altri dettagli, importi ecc, si fa riferimento alla precedenti circolari

Allo stato, per gli interventi di cui ai punti 1 e 2 si deve fare un iter sindacale semplificato; il sindacato competente è quello per territorio e per settore, firmatario del CCNL (quindi CGIL CISL UIL), per le aziende minori anche una sola sigla, in particolare quella dove c’è l’iscritto al sindacato.

Il tema delicato è la possibilità di anticipare o meno le indennità a carico INPS, richiesta dal sindacato – di norma – per le aziende più grandi e che hanno la liquidità per sostenerla. In caso di pagamento diretto infatti  il rischio di ritardi è notevole per cui il lavoratore si trova senza reddito in presenza ovviamente di una sospensione prolungata ad esempio di un mese. Su questo tema nelle bozze di verbale (che condividerò preliminarmente con l’azienda) ho inserito delle ipotesi per temperare sia l’esposizione dell’azienda che del lavoratore. Il tema quindi potrebbe essere oggetto della consultazione che deve esaurirsi in tre giorni. Ricordo che parliamo di anticipi / pagamenti di 1000 per massimo un mese a zero ore a tempo pieno (1200 con più di 26000 ral) e quindi in proporzione ridotti per meno ore.

Il tema non si pone per il punto 3) e 4), che prevedono in ogni caso il pagamento diretto al lavoratore da parte dell’INPS o del fondo artigiani.

Per le CIG a pagamento diretto serviranno gli I-BAN dei lavoratori. Dopo la domanda all’INPS o alla Regione, per la CIG in deroga, dobbiamo inviare al 15 del mese successivo il modello SR41 con gli I-BAN e le ore di sospensione, e l’INPS dovrebbe liquidare sperabilmente al lavoratore entro la fine del mese successivo.

Sulle procedure l’INPS ha emesso una circolare preliminare il 20 marzo (i canali per fare istanza sul sito – che avrà scadenza 4 mesi ma che ovviamente conviene fare prima possibile – non erano ancora attivi almeno fino a sabato), nella quale si ricorda che – a rettifica di quanto indicato in una precedente e-mail di studio – c’è un tetto nazionale di risorse, peraltro di più di più di 1300 milioni di euro.

In ogni caso lo scrivente Studio ha preso nota delle richieste fatte dalle singole aziende, ovvero di quelle che verranno fatte, per l’intervento della CIG, provvedendo all’inoltro nei tempi tecnici necessari.

LE PAGHE DI MARZ0 2020

Per le paghe di marzo 2020 di dovrà tener conto delle particolari causali giustificative, sopra indicate (per CIG FIS, CIG IN DEROGA non appena chiarita la decorrenza) che saranno diversificate a seconda che l’azienda anticipi o meno, con incidenza anche sulla maturazione ratei, che di norma sarà proporzionata alle ore lavorate non in CIG.

Per le aziende in particolare che devono consegnare le presenze entro il 25 in vista della chiusura, possono indicare S di sospensione, oltre a Ferie permessi, in modo tale che la S verrà gestita come CIG FIS CIGD ecc. a seconda del settore e dell’istanza fatta.

Le aziende con le presenze sfasate di un mese non avranno di norma particolarità per marzo in quanto si fa riferimento alle ore di febbraio.

Per il tema della una tantum per i lavoratori non in smart working (che hanno lavorato in sede) si potrà attendere si ritiene le paghe di aprile per avere il dettaglio di chi ne ha diritto.

Noi procederemo ad elaborare le paghe sulla base dei dati indicati, nei tempi tecnici necessari, in particolare per quelle con le presenze del mese corrente attenderemo la fine del mese anche alla luce della causali particolari da evidenziare. Nel frattempo l’azienda può erogare un acconto.

LE INDENNITA’ UNA TANTUM PER COLLABORAZIONI COORDINATE E LAVORATORI AUTONOMI

Premesso che il tema non è stato pienamente chiarito, non essendo prevista una erogazione nell’ordine di invio, per tutte queste indennità dovrà essere il soggetto autonomo a provvedere direttamente sul canale INPS, per cui è necessario che si doti quanto prima del PIN. Lo studio assicura il proprio supporto se necessario.

L’OPERATIVITA’ DELLO STUDIO

Prosegue come da indicazione del DPCM 22/3 l’operatività dello studio, con massimo utilizzo del lavoro da remoto. In queste settimane come potrete immaginare dovremo affrontare una moltiplicazione degli adempimenti, legata in particolare alle istanze di CIG, FIS ecc., fermi restando gli adempimenti ordinari legati alla retribuzione del mese di marzo, con le complicazioni sopra esposte.

Resta anche da chiudere il tema delle CU, che devono essere inviate dallo studio all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo, ed entro la stessa data anche ai lavoratori. Su quest’ultimo adempimento, della consegna ai lavoratori, lo studio provvederà ai prossimi giorni a inviare la relativa documentazione, ma con la certezza che non ci saranno conseguenze, vista la limitata operatività generale, se gli stessi documenti non verranno fisicamente consegnati ai lavoratori. Potremo ad esempio inviare una e-mail ai lavoratori con l’indicazione che le CU sono pronte, già inviate all’Agenzia delle Entrate,  e a disposizione, e che fisicamente verranno inviate prima possibile (al caso entro domani vi diamo ulteriori dettagli sul tema).

Per contatti con lo studio vi invitiamo  ad utilizzare i canali di comunicazione già noti, privilegiando le e-mail, a tutti daremo riscontro, prima possibile.

Per le paghe del mese inviate alla solita e-mail, o a quella cui sarete indirizzati dal risponditore. Per il tema degli ammortizzatori sociali e dello smart working di norma provvediamo io e Andrea, alle mail già note, e Roberto Bonini per il collocamento.

Scarica qui gli allegati:

DPCM 22mar2020 all 1 elenco attivita permesse

DPCM 22mar2020 chiusure dal 23mar2020

Nell’augurio di gestire questa situazione di emergenza con la massima efficienza possibile, e con la pazienza necessaria, nell’auspicio di un rapido ritorno alla normalità, porgo distinti saluti.

CdL Roberto Zubin

N° 103 Ordine di Trieste

Via San Francesco d’Assisi 14/1

34133 TRIESTE

Tel. 040773859 / Fax 0403478684

www.studiocdlzubin.it

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